Fra i dieci indagati per l'esplosione avvenuta mercoledì scorso nell'area industriale del porto di Livorno dove sono morti gli operai Lorenzo Mazzoni, 25 anni, e Nunzio Viola, 52 anni, ci sono i vertici della Labromare, l'azienda di bonifiche ambientali della quale le vittime erano dipendenti, e quelli della Depositi Costieri Neri, società proprietaria dell'area dov'è avvenuta la deflagrazione. La Procura di Livorno ha infatti iscritto nel registro degli indagati i presidenti, i consiglieri di amministrazione e i procuratori speciali delle due società. Il reato ipotizzato dai pubblici ministeri Sabrina Carmazzi e Fiorenza Marrara è omicidio colposo plurimo.
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