Continua a crescere il numero di arresti in Turchia, di persone colpevoli esclusivamente di esserse schierati contro l’intervento militare turco ad Afrin, nel nord della Siria. Il ministero degli Interni turco ha reso noto che 786 persone sono state arrestate per aver condiviso sui propri profili social commenti contrari all’offensiva sferrata nei confronti delle milizie curdo siriane del Pyd-Ypg e per aver partecipato a manifestazioni contro l’intervento militare di Ankara. L’accusa, per tutti, è di “propaganda a favore di organizzazione terroristica”. Sulla base della stessa accusa sono state poste in stato di fermo nelle scorse settimane altre 192 persone.
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