Le ultime riforme in Italia hanno messo i conti previdenziali in sicurezza ma il vero problema è che, in prospettiva, gli assegni pensionistici saranno troppo bassi. Così Stefano Scarpetta, direttore del dipartimento occupazione, lavori e affari sociali dell'Ocse, intervistato dall'AGI, giudica la situazione complessiva del sistema previdenziale italiano. "Il vero problema a mio avviso non è solo quello della sostenibilità finanziaria - spiega - ma quello dell'adeguatezza del montante pensionistico. Per diversi motivi, inclusi i periodi di disoccupazione e di inattività, in molti si ritroveranno ad avere un montante pensionistico e quindi una pensione decisamente bassa. I dati che abbiamo a disposizione ci danno un'immagine abbastanza preoccupante, perché anche le generazioni più recenti hanno perso diversi anni contributivi e il sistema previdenziale italiano, una volta a regime, per ogni anno perso, comporterà un livello più basso di pensioni. Dunque, al di là della sostenibilità del sistema, su cui occorrerà sempre tenere un occhio molto vigile, c'è un campo altrettante importante da verificare che è quello dell'adeguatezza delle pensioni".