I cieli di luglio quest'anno regalano spettacoli astronomici singolari, dalla cometa Neowise, visibile dal 5 del mese fino ad agosto, alla caratteristica "Luna di Sangue", l'eclissi totale di luna più lunga del secolo, che si verifichera' nella notte tra il 27 e il 28 luglio. "La cometa C/ 2020 F3 NEOWISE - si legge sul sito ufficiale della NASA - proviene dalle regioni più remote del nostro Sistema solare, il passaggio ravvicinato al Sole scioglie infatti il ghiaccio della cometa rendendo visibile la caratteristica scia". Anche gli astronauti sulla Stazione spaziale internazionale (ISS) si sono preparati allo spettacolo unico. "Dalla firma a infrarossi - spiegano gli esperti - possiamo dedurre che si tratta di un oggetto lungo circa 5 chilometri, mentre la sua formazione potrebbe risalire a un periodo compreso tra 4 e 5 miliardi di anni fa". La cometa sarà visibile a occhio nudo, anche se l'uso di un binocolo o, meglio ancora, di un telescopio, renderebbe l'osservazione molto più agevole.
L'ultimo evento astronomico con passaggio di cometa visibile a occhio nudo risale al 1997, con la spettacolare cometa Hale Bopp. Ma Neowise non sarà l'unico appuntamento con gli spettacoli del cosmo, dato che durante la notte tra il 27 e il 28 luglio si verificherà un'eclissi di luna della durata totale di 3 ore e 55 minuti (compresi i momenti di penombra), dalle 19:14 del 27 luglio alle 01:28 del 28 luglio. L'evento di buio completo, tuttavia, potrà essere osservato dalle 21:30 alle 23:13 del 27 luglio. Passando attraverso l'ombra della Terra, il nostro satellite non rifletterà direttamente la luce del Sole e si colorerà di un arancione ruggine o rosso intenso, tonalità che conferiscono all'evento la denominazione di "Luna di Sangue".
La durata prolungata dell'eclissi dipende dalla posizione della Luna in apogeo, il punto orbitale più lontano dal nostro pianeta, e dal percorso che compie durante il fenomeno, che, secondo gli esperti, si verifichera' nuovamente nel 2123. Ma il cielo di luglio vedrà anche un altro protagonista astronomico spettacolare: l'ultimo del mese sarà infatti possibile osservare Marte nel punto orbitale più vicino alla Terra, a 57 milioni di chilometri, il passaggio più ravvicinato negli ultimi 15 anni, che permetterà agli astronomi e agli amatori di osservare un po' più da vicino il Pianeta rosso.