Svelato il segreto della longevità del ginkgo biloba, un albero che può vivere anche più di mille anni. Una ricerca realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università del North Texas di Denton, ha scoperto che la pianta sembra in grado di produrre sostanze chimiche protettive, che respingono malattie e prevengono i danni causati dalla siccità. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Pnas.
A differenza di molte altre piante, i suoi geni non sembrano programmati per innescare un inesorabile declino dopo la fase di “giovinezza” dell'albero. “Il segreto è che il ginkgo mantiene un sistema di difesa veramente sano e si tratta di una specie che non ha un programma di senescenza predeterminato”, spiega Richard Dixon dell'Università del North Texas, Denton. “Nonostante il passare degli anni, gli alberi di ginkgo non mostrano alcuna prova di indebolimento della capacità resistere allo stress”.
Il ginkgo si trova in parchi e giardini di tutto il mondo, ma è originario della Cina ed è l'ultima specie di una lunga serie di alberi antichi, sono stati ritrovati fossili che risalgono ai tempi dei dinosauri. Le popolazioni selvatiche tuttavia sono sull'orlo dell'estinzione a causa del disboscamento, alcuni esemplari sono confinati nella montagna di Xitianmu nello Zhejiang, in Cina. Alcuni ricercatori negli Stati Uniti e in Cina hanno studiato alberi di ginkgo che avevano un’età variabile dai 15 ai 667 anni, estraendo anelli e analizzando cellule, corteccia, foglie e semi.
Dalle ricerche è emerso che gli alberi giovani e vecchi producono sostanze chimiche protettive per combattere gli stress causati da agenti patogeni e dalla siccità. Questi includono antiossidanti, antimicrobici e ormoni vegetali che proteggono dall'aridità e da altri fattori di stress ambientale. Gli studi genetici hanno dimostrato inoltre che i geni legati all'invecchiamento non si attivano automaticamente in un determinato momento, a differenza di molte altre piante.
Pertanto, un albero di ginkgo che ha vissuto per secoli potrebbe apparire fatiscente a causa di danni da gelo o fulmini, ma mantenere ancora perfettamente funzionanti tutti i processi necessari per una crescita sana. Dixon sospetta che questa caratteristica appartenga anche ad altre specie di alberi longevi, come la sequoia gigante, che ha il legno "pieno di sostanze chimiche antimicrobiche. Speriamo che il nostro studio incoraggerà gli altri ad approfondire gli studi di quelle che sembrano essere caratteristiche importanti riguardo la durata del ginkgo e di altri alberi longevi”, afferma il ricercatore.
Commentando lo studio, Mark Gush, responsabile di Scienza orticola e ambientale presso la RHS (Royal Horticultural Society), ricorda che l'albero più antico del mondo - un pino di Bristlecone (Pinus longaeva) - ha più di 4.800 anni. “Oltre a una fornitura costante di nutrimento, luce e acqua, si ritiene che la capacità di vivere così a lungo sia collegata a un tasso di crescita lento, adattamenti cellulari e relativa protezione da parassiti, malattie, condizioni climatiche estreme e danni fisici”, spiega Gush.