(AGI) - Roma, 17 set. - Uno studio condotto dal team diAntonino Di Pietro, direttore scientifico dell'IstitutoDermoclinico Vita Cutis, e pubblicato recentemente sul 'Journalof Plastic Dermatology', ha dimostrato che sebbenel'invecchiamento cutaneo sia un processo inevitabile puo'essere efficacemente contrastato rifornendo la pelle dellesostanze, glicani e fosfolipidi, che stimolano le cellulecutanee a produrre piu' collagene, elastina e acido ialuronico,acquisendo cosi' la capacita' di reagire meglio agli stressambientali. I piu' recenti progressi nello studiodell'invecchiamento cutaneo, presentati al congressodell'American Academy of Dermatology di Chicago, hannoevidenziato il ruolo degli zuccheri per il benessere dellapelle. Il livello degli zuccheri (glicani) si riduce di circail 50% dai 30 ai 60 anni di eta' e quelli che restano subisconodei cambiamenti che non permettono piu' un ottimalefunzionamento di cellule e proteine di sostegno. Con il passaredegli anni infatti la pelle perde progressivamente la capacita'di sintetizzare il collagene, la piu' importante proteinastrutturale, e l'elastina, responsabile dell'elasticita'cutanea. Parallelamente diminuisce anche la quantita' di acidoialuronico che e' il maggiore componente dei tessuti connettividel derma. "Lo studio condotto dal mio team - spiega AntoninoDi Pietro - ha arruolato 160 pazienti trattati con applicazionisul viso una volta al di' per 30 giorni, di un compostocostituito da fosfolipidi estratti dalla soia e glucosamina(uno zucchero) ottenuta da idrolisi di gusci di crostacei. Ilcomplesso, che prende il nome di fospidin, favorisce la sintesidelle fibre di collagene ed elastina, e la glucosamina,veicolata in profondita' dai fosfolipidi, favorisce la sintesidi acido ialuronico in quanto ne e' il precursore". Nellevalutazioni successive, aggiunge l'esperto, "si e' osservato unmiglioramento evidente di tutti i parametri osservati:l'elasticita' cutanea e' aumentata fino all'8,1%, si e' avutoun aumento dell'8,9% della quantita' d'acqua presente sullasuperficie cutanea (indice di maggiore idratazionesuperficiale), l'evaporazione dell'acqua attraverso la pelle(segnale di idratazione profonda) e' diminuita nel 93% dei casie si e' avuta una diminuzione del 9,2% del numero totale dellerughe e del 12,3% della profondita' media", conclude l'esperto.(AGI).