(AGI) - Sanremo, 19 feb. - Non s'e' fatta attendere la replicadel direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzial consigliere Rai Antonio Verro che dopo la serata di ieriall'Ariston ha parlato in una nota di satira politica datelevisione commerciale, mentre invece c'era da aspettarsidalla direzione artistica una maggiore attenzione ai valori delservizio pubblico. "Ho avuto il privilegio - scrive Mazzi inuna nota - di mettere anche la mia firma in una lettera che il7 febbraio scorso Gianni Morandi ha letto e consegnato alPresidente della Repubblica", quando c'e' stato l'incontro alQuirinale per presentare la serata-evento legata ai 150 annidell'Unita' d'Italia al quale hanno preso parte lo stessoMazzi, il ministro La Russa e i vertici Rai. "Conosco a memoriail Codice etico della Rai - dice Mazzi - e nel progettarel'edizione 2011 di Sanremo, e non solo per la serata dei 150anni ma in tutte le serate, sono stato molto attento nelgarantire i valori che il servizio pubblico e' chiamato adesprimere e tra questi c'e anche un valore a cui tengo molto: la liberta d'espressione degli artisti. Questoconsigliere evidentemente non mi ama", perche' - ricorda ildirettore artistico - "a settembre mentre ero nel pieno dellavoro rilascio' un'intervista dove, mostrando poca conoscenzae pochissima riconoscenza per i risultati assicurati alla Raicon il mio lavoro negli ultimi anni, auspicava una nuovadirezione artistica indebolendo di molto la mia posizione versol'esterno, artisti e case discografiche e manager". E a causadi questo "ho chiesto al direttore di Raiuno due anni di contratto, per riequilibrare la situazione, cosa che non avevomai chiesto prima pur potendolo fare, perche preferisco illavoro libero e sarei pronto a rinunciarci da subito. Comunquevoglio chiudere la vicenda nonostante il consigliere ieri serami abbia apostrofato male con una frase sgradevole. A me lui,come a tutti e' molto simpatico". (AGI)