(AGI) - Venezia, 15 giu. - A Venezia "non c'e' stato un scontrofra centrosinistra e centrodestra", ma piuttosto un confronto"fra un partito del lavoro, di chi vuole creare un pianostrategico per il comune" e un "partito del no". A sostenerlo,rifiutando qualunque etichetta, il neosindaco della citta'lagunare, Luigi Brugnaro, secondo cui "da Venezia la politicapotrebbe cambiare". "Il passaggio e' che in questa citta' icittadini, lontani dalle appartenenze, hanno scelto edimostrato che nessuno appartiene piu' a nessuno, chel'elettore e' fluido e ha ragione", ha analizzato Brugnaro,secondo cui il calo di affluenza fra primo e secondo turno eranormale e prevedibile. "Abbiamo fatto un percorso meraviglioso:io son partito solo perche' alle primarie del Pd avevano vintocentri sociali, Rifondazione, Sel, persone a cui io imputo leresponsabilita' maggiori del blocco di questa citta'", haaggiunto ripercorrendo il suo percorso. Brugnaro, tuttavia, hateso una mano ai suoi avversari, parlando di "campagnacorretta" e sostenendo che adesso "bisogna parlarsi in manieraumile, tirare una linea e guardare avanti". "Non abbiamo vintoniente, ma assunto una responsabilita' enorme", ha concluso. .