D opo aver predetto in tempi non sospetti la sua elezione, i Simpson tornano a parlare del presidente Donald Trump. L'occasione è quella dei suoi primi 100 giorni di mandato. Il titolo della gag dei personaggi di Springfield è diplomatico: "Donald Trump riflette sui risultati dei suoi primi 100 giorni", il video un po' meno.
Gli stereotipi sul presidente ci sono tutti: i capelli che sono in realtà un cagnolino accoccolato sulla testa, la passione per il golf, l'immancabile smartphone dal quale Trump controlla i profili social mentre è sdraiato sul letto circondato da libri dai titoli non proprio lusinghieri: "Il Piccolo Libro delle Grandi Bombe", "Uccidere una Cosa Buona", "Vivere la Florida con 10 Milioni di Dollari al Giorno". E quando arriva un uomo dello staff a portare un plico di documenti per una legge che abbassi le tasse ai soli repubblicani, al Presidente scappa una lacrima: “Non può leggerla Fox News e io guardo quello che dicono loro?“
A essere messa alla berlina è tutta l'Amministrazione
La gag della serie di Matt Groening inizia tra tuoni e fulmini che illuminano una Casa Bianca in maniera spettrale. Il primo a finire nel mirino di Homer & Co. è Sean Spicer, il portavoce della Casa Bianca, che si è impiccato. Dopo una rapida carrellata per i corridoi della Withe House ecco sbucare Steve Bannon e il genero di Trump Jared Kushner che litigano aspramente fino a mettersi le mani al collo. Ce n'è anche per Ivanka Trump; la figlia del presidente, con movenze da super top model, rimpiazza Ruth Bader Ginsburg in qualità di Giudice della Corte Suprema.
Il tutto si sviluppa sotto gli occhi di Marge e Homer seduti sul solito divano di casa Simpson. Marge, preoccupata tira fuori dalla sua chioma blu una scorta di Prozac che avrebbe dovuto durare 4 anni - quelli dell'intera presidenza - ma che è finita dopo soli 100 giorni. Homer, con l'inseparabile birra Duff alla mano, cerca di consolare la moglie: "Dai al presidente un po' di tempo. Ha solo 70 anni". C'è anche nonno Simpson che, braccato da due agenti delle forze speciali, sta per essere rispedito "da dove viene". Abraham Jay-Jedediah Simpson II proviene da una famiglia del vecchio continente ed è emigrato dall'Irlanda in giovane età arrivando a New York, dove ha vissuto alla meno peggio all'interno della statua della Libertà.
Una voce narrante annuncia che: "Siamo al 6,8% della nuova Presidenza", la gag è quasi finita ed ecco spuntare il calendario di "Quel che rimane dopo i primi 100 giorni di Trump". Lo sketch "è stato sponsorizzato dalla campagna per eleggere #ChiunqueMaNonTrump nel 2020".