(AGI) - Asmara, 23 gen, - Il presidente Isaias Afwerki ha assicurato che nessuna crisi alimentare minaccia l'Eritrea, malgrado la grave siccita' che colpisce milioni di persone nel suo paese come nel resto del Corno d'Africa. La regione e' vittima del fenomeno del El Nino che ha fatto alternare inondazioni e penuria di pioggia, provocando un aumento del numero delle persone che soffrono la fame. Nonostante questa crisi, il regime autoritario e isolazionista del presidente Afwerki, rifiuta la possibilita' di aiuti internazionali, preferendo seguire una politica di auto-sufficienza.
Il ministero dell'Informazione eritreo ha fatto sapere che riguardo "all'insufficienza dei raccolti che tocca tutta la regione del Corno d'Africa, il presidente ha dichiarato che il paese non sara' vittima della crisi a causa della diminuzione della produzione agricola", e Afwerki ha elogiato "la politica giudiziosa e l'aumento delle riserve alimentari strategiche", seguita dal governo.
In novembre la Nazioni Unite hanno avvertito l'Eritrea che figura tra i paesi a rischio, cosi' come quelli delle altre regioni, e ha spiegato che "il fenomeno de El Nino, il piu' importante mai registrato, ha provocato una grave siccita' nei paesi del Corno d'Africa, con raccolti che sono calati dal 50% al 90%, e in alcune regione non ci sono proprio stati". Ad oggi, tuttavia, nessuna organizzazione umanitaria e' autorizzata a entrare in Eritrea, un paese nel quale l'Onu ha un accesso limitato. Non vi sono osservatori indipendenti all'interno del paese e, dunque, tutte le informazioni sulla situazione interna sono di origine governativa. Dall'Eritrea, inoltre, ogni mese, fuggono migliaia di persone vittime della violazione dei diritti umani e per un servizio militare a tempo indeterminato. Gli eritrei, infatti, rappresentano la terza nazionalita' piu' rappresentata dei rifugiati che cercano di arrivare in Europa. (AGI)
Fea