Investimenti e tempura sulla tavola di Renzi e Xi
Investimenti e tempura sulla tavola di Renzi e Xi

Investimenti e tempura sulla tavola di Renzi e Xi

 Renzi e Xi-Jinping a Pula con le mogli  (foto da sito palazzo chigi)
 Renzi e Xi-Jinping a Pula con le mogli  (foto da sito palazzo chigi)
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  • Referendum: chi si aspetta da parte del presidente cinese un endorsement alla riforma costituzionale - Renzi è in Sardegna per una serie di incontri istituzionali e impegni pubblici per sostenere il Sì - rimarrà probabilmente deluso: difficilmente la Cina si pronuncia ufficialmente sulle vicende politiche interne degli altri Paesi, in linea con il principio di non ingerenza.
  • Economia: ancora insoddisfacente è la situazione dell'interscambio commerciale, ferma a 38 miliardi di euro, una cifra pari a quella dell'interscambio con la Spagna,

  • Cultura: Renzi ha sottolineato che i due Paesi "condividono la stessa sfida: essere orgogliosi del passato e costruire il futuro". Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha incontrato il suo omologo cinese, Luo Shugang, e ha dato vita al forum culturale Italia-Cina: Roma e Pechino hanno siglato un accordo complessivo che prende in considerazione arte, musica, cinema, archeologia, design e turismo.

  • Ricerca: il G20 Sti (Scienza, Tecnologia e Innovazione) di inizio novembre a Yanqi Lake, a nord di Pechino, ha rinnovato il rapporto bilaterale tra Italia e Cina in campo scientifico e tecnologico. Il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha incontrato il suo omologo cinese, Wan Gang, a poche settimane dal precedente incontro in Italia, durante il quale il ministro cinese ha visitato Torino, Bergamo e Napoli e ha partecipato al forum sull'innovazione italo-cinese. Le tecnologie dell'innovazione sono state al centro anche di uno dei più recenti accordi firmati tra Italia e Cina, durante la visita del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, quello tra il gruppo italiano dell'innovazione, Digital Lighthouse, e il network cinese, China Radio International, tramite la controllata Chinaplus Technologies. I due gruppi hanno siglato un memorandum d'intesa a Pechino che copre i settori della realizzazione di contenuti, dello sviluppo di software e applicazioni per dispositivi mobili e della produzione di dati da sviluppare commercialmente sia sui mercati italiano e cinese, che a livello internazionale.
  • Turismo: in luglio è stato inaugurato il nuovo volo diretto quadri-settimanale dell'Alitalia Roma-Pechino. L'attrazione del turismo cinese in Italia è stata al centro di due visite, quest'anno, del sotto-segretario al Turismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Dorina Bianchi, nei giorni scorsi a Shanghai per promuovere l'Italia come destinazione del turismo cinese. Nel 2015 1,3 milioni di turisti cinesi hanno visitato l'Italia.
  • Gli investimenti: è dello scorso anno l'acquisizione di Pirelli da parte del gigante della chimica di Stato cinese, China National Chemical, mentre quest'anno è stato soprattutto il calcio il maggiore protagonista degli investimenti cinesi in Italia. Da giugno scorso l'Inter è in mani cinesi, e più precisamente in quelle di Zhang Jindong, presidente del gigante dell'elettronica Suning, mentre è in dirittura d'arrivo l'acquisizione dell'altro club milanese, il Milan: il closing dell'accordo per il passaggio del 99,93% della proprietà dalle mani di Silvio Berlusconi a quelle del consorzio cinese guidato da Li Han e Li Yonghong è prevista nei prossimi giorni. La Cina continua essere interessata anche agli apparati industriali e alle piccole e medie imprese italiane che producono innovazione: a giugno scorso era passato nelle mani del fondo sino-europeo Agic Corporation il gruppo di robotica Gimatic, per una cifra stimata tra i 100 e i 150 milioni di euro. La fame di innovazione avrebbe preso di mira anche un altro gruppo italiano, Comau, di proprietà di Fiat Chrysler. Secondo le indiscrezioni trapelate il mese scorso, Shanghai Electric, che dal 2104 detiene una quota del 40% in Ansaldo Energia, la statale cinese Sinomach e lo Shanghai Institute of Mechanical and Electrical Engineering sarebbero tra i gruppi pronti a rilevare il gruppo di robotica.

  • L'industria pesante: Leonardo-Finmeccanica si è aggiudicata a inizio novembre un contratto con la Instrimpex cinese (National Instruments Import and Export Corporation) per quattro radar di controllo del traffico aereo, mentre la scorsa estate Fincantieri ha raggiunto l'accordo con Cssc (China State Shipbuilding Corporation) per lo sviluppo in joint-venture di navi da crociera per il mercato cinese. Aumentano anche le imprese italiane in Cina: settimana scorsa è stato inaugurato il primo stabilimento nel gigante asiatico del gruppo Pelliconi, azienda di livello internazionale nel segmento industriale dei tappi delle chiusure per bottiglie e per contenitori alimentari. Il nuovo impianto sorge a Suzhou, città della Cina orientale dove si concentra il più ampio distretto industriale italiano al di fuori dei confini dell'Unione Europea.
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