Roma - "Tutti gli elementi che emergeanno saranno prontamento riferiti al governo". E' stata il ministro Maria Elena Boschi oggi pomeriggio a spiegare che il governo fara' tutti i passi necessari per chiarire la vicenda Wikileaks. Durante il question time la responsabile dei Rapporti con il Parlamento ha sottolineato che "un'attivita' intercettiva verso un governo alleato degli Stati Uniti per noi sarebbe inaccettabile". Ottenendo anche il plauso del capogruppo azzurro Brunetta. "Le dico - ha spiegato Brunetta rivolgendosi al ministro - che quello che e' successo a noiquando eravamo al governo ora puo' succedere ora a voi". L'esecutivo quindi tiene il punto dopo le rivelazioni delle intercettazioni a danno di Slvio Berlusconi e dei suoi collaboratori quando il Cavaliere era premier.
La procura di Roma apre un'inchiesta
Fonti parlamentari del Pd ipotizzano infatti che l'attivita' di spionaggio americano non avrebbe riguardato solo Berlusconi, ma che si sia trattata di una pratica sistematica che andava avanti da tempo e che ha riguardato anche altri premier. FI intanto continua a chiedere una commissione d'inchiesta. I capigruppo hanno incontrato questa mattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, Minniti. Gli azzurri ora chiedono di partecipare all'audizione che si terra' domani al Copasir. "La nostra assenza al Copasri e' un'anomalia gravissima", denuncia Deborah Bergamini, "e' inammissibile che vi siano 3 esponenti del Pd e del M5S e nessuno di Forza Italia". "E' stato un complotto", e' a teoria di FI. Rilancia anche Salvini secondo il quale "occorre rimettere in discussione l'onnipresenza degliStati Uniti in Italia. Io - ha spiegato il segretario delCarroccio - sono amico di tutti basta che gli altri rispettinoil nostro lavoro". (AGI)