(AGI) - Roma, 9 apr. - "Il programma procede, ma nell'ambito diuna sua ridefinizione che il governo intende effettuare allaluce delle risultanze del Libro Bianco: resta, comunque, fermol'impegno, assunto in precedenza dal governo dinanzi alParlamento, a definirne la dimensione". Lo ha affermato ilministro della Difesa, Roberta Pinotti, rispondendo in questiontime alla Camera ad una interrogazione sul programma JointStrike Fighter. "Nel frattempo - ha ricordato il ministro - laproduzione e' iniziata e prosegue per assicurare una stabilita'delle attivita' nel tempo, requisito fondamentale per evitareche vadano perse le risorse sino ad oggi investite, i ritorniindustriali e le ricadute occupazionali". "L'Italia - hasottolineato Pinotti - e' stata scelta quale polo dimanutenzione dei velivoli F35 schierati in Europa, sia diquelli acquistati dai Paesi europei sia di quelli statunitensioperanti in Europa. La decisione americana di utilizzare labase dell'Aeronautica di Cameri come unica sede europea perassicurare il supporto del velivolo F35 e' di grande rilevanzaper il nostro Paese e consentira' di valorizzare gliinvestimenti gia' effettuati in infrastrutture e inequipaggiamenti industriali e portera' al concretizzarsi dinotevoli ricadute per l'Italia". "E' un risultato, questo - haconcluso il ministro - che conferma quanto ha detto ilParlamento: dobbiamo andare avanti nel programma con un impattofinanziario minore, avendo maggiori ricadute economiche. LaFaco di Cameri, a pieno regime, comportera' un incremento dellepersone impegnate direttamente e saranno circa 90 le piccole emedie imprese italiane coinvolte in questo progetto ambizioso einnovativo che vede l'Aeronautica militare e l'industriaitaliana operare congiuntamente in una sinergia d'intenti chesta gia' portando benefici concreti al Paese". .