Almeno 200 soggetti colpiti dal ransomware Wannacry hanno pagato il riscatto chiesto dagli hacker e i loro file sono stati sbloccati. Lo afferma su Twitter Mikko Hypponen, capo del dipartimento di ricerca della finlandese F-Secure. Non è chiaro se si tratti di individui o aziende e organizzazioni, colpiti in modo massiccio dal virus (il sistema sanitario britannico, FedEx, Renault e molti altri). Hypponen continua a consigliare di non pagare il riscatto.
We have confirmation that some of the 200+ #WannaCry victims who have paid the ransom have gotten their files back. Still, not recommended.
— Mikko Hypponen (@mikko) 15 maggio 2017
"Centinaia di migliaia" di pc in Cina sono stati infettati dal ramsomware 'Wannacry' che da venerdì ha mandato in tilt circa 200mila utenti in almeno 150 Paesi. In particolare, secondo le autorità sono state colpite 29.372 sedi di istituzioni cinesi, incluse quelle di agenzie del governo. Università, ospedali e uffici della vasta burocrazia cinese, dal gradino più basso fino ai 'mandarini', si sono visti bloccati da un momento all'altro la possibilità di far scorrere le pratiche amministrative riguardanti milioni di persone.
Europol: "Scongiurata recrudescenza. Per ora"
Intanto, in Europa sembra scongiurata l'ipotesi di una recrudescenza dell'attacco informatico WannaCry che rende inaccessibili i dati dei computer infetti e chiede il pagamento di un riscatto da effettuare in Bitcoin per ripristinarli. Almeno per ora. Lo ha detto la polizia europea Europol: "Il numero delle vittime non sembra esser salito e così al momento la situazione appare stabile in Europa, il che è un successo", ha spiegato un portavoce, Jan Op Gen Oorth. "Evidentemente molti addetti alla sicurezza informatica hanno lavorato molto nel week-end e fatto gli aggiornamenti di sicurezza al software".
Secondo le ultime stime, scrive Repubblica, "Attualmente l'ammontare dei soldi raccolti dai pirati informatici si aggira intorno ai 42mila dollari".
"Come un missile Tomahawk"
Il massiccio attacco hacker che ha colpito i Pc di tutto il mondo dovrebbe essere considerato come "un campanello d'allarme" dai governi del pianeta, tenendo presente che è stato di una gravità tale come "rubare un missile Tomahawk". Dal gigante informatico Microsoft arriva un avvertimento ai governi affinché considerino l'accaduto come un allarme riguardo la vulnerabilità dei loro sistemi di immagazzinamento informatico.
"WannaCry è come furto di armi convenzionali"
Brad Smith, il presidente e principale consulente legale dell'azienda tecnologica, ha avvertito che le vulnerabilità informatiche da parte dei governi si sono trasformate nel 'motore' che causa danni diffusi quando arriva l'attacco. "Abbiamo visto le vulnerabilità immagazzinate dalla Cia apparire sui Wikileaks e ora questa vulnerabilità rubata alla Nsa (l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza americana) ha interessato clienti in tutto il mondo". Per Smith l'attacco del virus WannaCry è come il furto di armi convenzionali all'esercito statunitense: "Uno scenario equivalente con armi convenzionali sarebbe il furto all'esercito americano dei suoi missili Tomahawk".
"Attacco hacker campanello d'allarme per i governi"
Di qui l'appello, riportato da Itv.com: "I governi di tutto il mondo dovrebbero considerare questo attacco come un campanello d'allarme". L'attacco di venerdi' sfrutta una falla di una versione di Microsoft Windows identificata per la prima volta dal servizi di intelligence americani. A marzo Microsoft aveva diffuso un aggiornamento di sicurezza ma molti utenti non lo hanno ancora scaricato. "Poiché' i criminali informatici diventano sempre più sofisticati, semplicemente non c'è altro modo di proteggersi contro le minacce che non aggiornare i propri sistemi".
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