Dieci anni dopo la prima missione e sei dalla seconda Paolo Nespoli, classe 1957, tornerà nello spazio per la terza volta. E si farà anche una passeggiata. "Per tutta una serie di ragioni - dice Nespoli in una intervista all'Agi - non sono riuscito a fare la passeggiata. Quella è l'esperienza che mi manca davvero e che vorrei aggiungere. Farò il possibile. Volare per la terza volta significa mettere a frutto l'investimento che le agenzie spaziali hanno fatto su di te ma anche l'investimento che ho fatto su me stesso".
C'è 'Vita' nello spazio
In queste settimane l'astronauta sta girando il mondo, dall'Italia alla Germania, dalla Russia agli Stati Uniti e al Giappone per ultimare i preparativi di 'Vita', questo il nome della terza missione di lunga durata dell'Asi (Agenzia spaziale italiana) che da maggio lo vedrà protagonista. Dall'epoca della prima missione, "la Stazione Spaziale Internazionale - sottolinea Nespoli - è rimasta la stessa. Io l'ho conosciuta già completa e, più o meno, funziona come allora. Quello che è cambiato è l'utilizzo che noi ne facciamo. La qualità e quantità degli esperimenti in orbita è nettamente migliorata.Gli astronauti oggi sono molto più efficienti: le procedure e l'equipaggiamento sono più funzionali e ti permettono di fare più cose. Mi aspetto che il lavoro sia intenso, come era prima, ma più efficace".
Last day in space. Lots of work and things to do. But I will not forget to enjoy the view one more time...
— Paolo Nespoli (@astro_paolo) 23 maggio 2011
Twitter anche in orbita
Nespoli è stato il primo astronauta europeo a fare un tweet, smentendo molti scettici coinvinti che questo tipo di comunicazione avrebbe generato tutta una serie di problemi. Oggi, ovviamente, è impossibile non utilizzare i social. "Sto guardando e studiando le varie piattaforme che sono così familiari alle nuove generazioni. Misurarmi con questi nuovi metodi di comunicazione per me è una grande sfida. Sto cercando di adeguarmi. Quindi non so cosa farò. L'ultima volta ho utilizzato twitter in maniera uni-direzionale, dallo spazio verso la Terra, però ha funzionato. Io cercherò di essere semplice, di comunicare le mie emozioni, di fare in modo di portare più gente possibile con me".
Niente paura, sto bene
"Se non mi fossi sentito bene non sarei tornato in orbita - chiarisce -. Non ho sentito un particolare invecchiamento o indebolimento a livello fisiologico. Quando rientri per le prime settimane non stai benissimo ma il recupero è sempre stato al 100%. Non ho paura, anzi".
Per approfondore: