Roma - Porre limiti efficaci alle emissioni di carbone potrebbe salvare migliaia di vite ogni anno, eppure oltre la meta' delle centrali elettriche a carbone in Europa operano con un "permesso di inquinare" superiore ai limiti stabiliti dalle leggi europee. Questi sono i risultati del rapporto "Spazzare via la nuvola nera d'Europa: tagliare il carbone salva vite umane", pubblicato oggi dallo European Environmental Bureau - EEB, dalla Health and Environment Alliance - HEAL, dal Climate Action Network - CAN, dal WWF e da Sandbag. Il rapporto dimostra che applicando i criteri di prestazione ambientale alle centrali elettriche a carbone europee si potrebbero salvare 20.000 vite ogni anno. Impostando e applicando limiti di inquinamento in linea con le migliori tecniche testate e riconosciute nel settore, il numero annuale di morti premature causate dalla combustione del carbone potrebbe essere ridotto dalle 22.900 attuali a 2.600.
Il rapporto rileva, inoltre, che la legislazione vigente non riesce a perseguire gli obiettivi fissati per la salute a causa della concessione di deroghe speciali che consentono emissioni oltre i livelli di sicurezza concordati. Al momento della pubblicazione, oltre la meta' delle centrali elettriche a carbone in Europa hanno "permessi a inquinare" oltre i limiti stabiliti nella direttiva sulle emissioni industriali. Prima della fine dell'anno l'Unione Europea e gli Stati membri avranno l'opportunita' di adottare migliori standard di prestazione ambientale (descritti nel rivisitato LCP BREF - Large Combustion Plan Best available technique REFerence document"). Accettando questi standard e applicando limiti effettivi in materia di inquinamento del carbone sarebbe possibile ottenere un reale progresso in termini di miglioramento della salute delle persone in tutta Europa. Il processo di revisione e' gia' stato rinviato per piu' di due anni, con 5.600 morti che si sarebbero potute evitare e un costo sanitario totale di oltre 15.6 miliardi di euro. Il report ha ricevuto il sostegno di diversi professionisti medici. "L'inquinamento atmosferico uccide" dice il professor Bert Brunekreef della European Respiratory Society. "Gli esperti di salute polmonare chiedono azioni correttive immediate. L'inazione non e' giustificabile quando in gioco ci sono la vita e la salute umane". (AGI)