Charlotte - Saddam Hussein "era un uomo cattivo, davvero cattivo, ma uccideva i terroristi e lo faceva bene": in un comizio a Raleigh, in North Carolina, Donald Trump e' tornato a "rimpiangere" l'ex dittatore di Baghdad giustiziato nel 2006, puntando il dito contro l'intervento Usa in Iraq, un Paese che si e' trasformato nell'"Harvard del terrorismo". Gli Stati Uniti, ha affermato il candidato repubblicano alla Casa Bianca, "non avrebbero dovuto destabilizzare" l'Iraq, ne' rovesciare il regime di Saddam che - a suo dire - rappresentava un argine contro i terroristi. "Non leggevano loro i diritti. Non parlavano. Erano terroristi. Era finita. Oggi l'Iraq e' l'Harvard del terrorismo", ha aggiunto, riferendosi al prestigioso ateneo di Boston.
Le provocazioni del tycoon non sono passate inosservate. La rivale democratica Hillary Clinton ha subito replicato per bocca del suo consigliere Jake Sullivan: "Stanotte Trump ha di nuovo celebrato Saddam Hussein come grande eliminatore di terroristi, osservando con approvazione come egli non abbia mai letto a nessuno i propri diritti. In realta' il suo regime era uno sponsor dei terroristi", ha denunciato Sullivan, sottolineando come cio' dimostri "ancora una volta quanto potrebbe essere pericoloso come comandante in capo".
Anche lo speaker repubblicano della Camera dei Rappresentanti, Paul Ryan, ha preso le distanze da Trump, affermando che Saddam "era una delle persone piu' cattive del 20esimo secolo" che si e' macchiata di "genocidi di massa contro il suo popolo con armi chimiche".
Gia' l'anno scorso Trump aveva detto che il mondo sarebbe stato "cento per cento" meglio se Saddam e Gheddafi fossero ancora vivi. (AGI)