Chicago - E se il segreto del successo di Donald Trump fossero anche i suoi contestatori? Certo e' che non passa quasi comizio del tycoon senza che qualche ospite sgradito sia cacciato dai fan inferociti. Trump sembra quasi goderne e spesso e volentieri incoraggia la folla a circondare e fischiare il disturbatore, accompagnando la 'lezione' con una retorica da bullo. "Vai a casa e trovati un lavoro. Torna a casa da mammina", aveva, ad esempio, gridato il magnate a un contestatore a St. Louis, in Missouri, poche ore prima che le proteste di neri e ispanici lo costringessero ad annullare un comizio a Chicago. "Portatelo fuori. Fuori. Forza, andiamo. Trascinatelo fuori", aveva esortato i suoi sostenitori secondo quanto riporta il Los Angeles Times.
Qualcuno, a dire il vero, lo ha anche preso in parola. Lo scorso mese, ad esempio, dopo aver cacciato il solito 'maleducato' in un evento a Las Vegas, il tycoon aveva confessato: "Mi piacerebbe dargli un pugno in faccia". Detto e fatto: un suo fan, John McGraw, mercoledi' ha colpito in pieno viso un contestatore nero mentre veniva trascinato fuori dalla polizia in un comizio in North Carolina. L'uomo, peraltro, non si e' mostrato affatto pentito e, malgrado l'incriminazione per aggressione, ha dichiarato a 'Inside Edition': "la prossima volta che si fa vedere, forse dovremo ammazzarlo".
Trump, del resto, non fa mistero della sua predilezione per le vecchie maniere un po' spicce. "Rimpiango i tempi passati, sapete?", aveva detto a febbraio in un comizio a Las Vegas interrotto dall'immancabile contestatore. "Mi piacevano i vecchi tempi. Sapete che cosa si faceva a gente cosi' in posti come questi? Li si mandava fuori in barella, ragazzi". E forse il segreto di Donald Trump e' proprio questo: "Posso essere sincero?", aveva detto dopo la contestazione al comizio in Missouri. "Aggiunge un po'di pepe. Veramente. Rende il tutto un po' piu' interessante. Voglio dire, non e' molto meglio che ascoltare un lungo e noioso discorso?". (AGI)