AGI - Il Belgio si impegna a consegnare all'Ucraina 30 caccia F-16 entro il 2028, il primo dei quali entro la fine dell'anno. Una decisione che è stata formalizzata in un accordo firmato a Bruxelles dal primo ministro belga, Alexander De Croo, e dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in visita oggi a Bruxelles. Zelensky dovrebbe anche incontrare il re Filippo dei Belgi e visitare l'aeroporto militare di Melsbroek accompagnato da De Croo e dalla ministra della Difesa, Ludivine Dedonder, per tenere un incontro con piloti, istruttori e tecnici degli F-16.
"Il nostro intento è fornire i caccia F-16 il prima possibile. Vogliamo consegnare il primo già entro la fine dell'anno", ha dichiarato De Croo, "nel 2024 abbiamo fornito aiuti militari per oltre un miliardo di euro". "Il nostro obiettivo è usare quest'anno i primi F-16 in Ucraina", ha detto Zelensky.
Il documento
"Oggi a Bruxelles, il premier Alexander De Croo e io abbiamo firmato un accordo bilaterale di sicurezza e sostegno a lungo termine tra Ucraina e Belgio. Il documento include almeno 977 milioni di euro di aiuti militari belgi all'Ucraina quest'anno, così come l'impegno del Belgio a fornire sostegno al nostro paese nel corso dei dieci anni di durata dell'accordo. Per la prima volta, tale accordo specifica il numero esatto di aerei da combattimento F-16 - 30 - che saranno consegnati all'Ucraina fino al 2028, con i primi che arriveranno già quest'anno", ha reso noto il presidente ucraino.
"L'accordo garantisce tempestiva assistenza di sicurezza al Belgio, moderni veicoli blindati, attrezzature per soddisfare le esigenze dell'aeronautica e della difesa aerea dell'Ucraina, sicurezza navale, sminamento, partecipazione alla coalizione di munizioni di artiglieria e addestramento militare", ha aggiunto.
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"Il documento prevede anche la cooperazione industriale nel settore della difesa, il sostegno alla formula di pace dell'Ucraina, il rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, il risarcimento dei danni, la giustizia per l'aggressore, l'uso dei beni russi congelati e la ripresa economica. Ucraina e Belgio approfondiranno inoltre la loro cooperazione in materia di intelligence, sicurezza informatica e lotta alla disinformazione. Anche il Belgio esprime sostegno alla futura adesione dell'Ucraina all'Ue e alla Nato. Ringrazio il primo ministro De Croo, il suo governo e tutti i belgi per il loro sostegno incrollabile e duraturo all'Ucraina", conclude Zelensky.
Borrell: "Così è guerra asimmetrica"
Nel frattempo continua a tenere banco il dibattito, aperto dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sulla possibilità di consentire a Kiev di utilizzare le armi fornite dall'Occidente per colpire obiettivi in Russia. "Alcuni Stati hanno deciso di rimuovere le restrizioni all'uso di armi" oltre il confine ucraino e "secondo la legge della guerra, non c'è contraddizione, nel combattere contro chi mi combatte. Ovviamente va considerato il rischio di escalation ma va bilanciato con la necessità degli ucraini di difendersi", ha dichiarato oggi l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Difesa, "così è una situazione asimmetrica, con gli attacchi a Kiev che arriveranno sempre di più dal territorio russo".
C'è chi si spinge più in là. Il ministero degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski non esclude l'invio di truppe in Ucraina. In un'intervista a un pool di giornali europei fra i quali La Repubblica, ripresa dalla stampa di Mosca, il capo della diplomazia di Varsavia ha detto che "Non dovremmo escludere alcuna possibilità" e ancora "dovremmo lasciare Putin col fiato sospeso sulle nostre intenzioni". Ancora, il ministro ha osservato che "se Putin vuole porre fine alla guerra, può farlo con una sola telefonata, ritirandosi dall'Ucraina".