AGI - Una vendetta subliminale quasi perfetta e con qualche indubbio vantaggio. Fra tutti, non fare del male fisico a un ex partner detestato e aiutare, a poco prezzo, la causa animalista. L'originale idea è venuta a un centro di adozione per animali domestici abbandonati, Homeward Bound Pet Adoption Center, nel New Jersey (Stati Uniti) in vista della festa degli Innamorati, San Valentino. Si tratta di una ricorrenza molto sentita Oltreoceano dove i negozi in questi giorni si riempiono di gadget di ogni tipo e di offerte allettanti per spingere i consumi. La singolare "promozione" di Howard Bound, tuttvia, è decisamente di segno opposto: non celebra l'amore bensì la vendetta!
For $50 we will name a feral cat after your ex! They will be spayed/neutered and returned to their colony. Add your ex’s name to the payment comments in our payment platforms!
— Homeward Bound Pet Adoption Center (@HomewardPetsNJ) January 24, 2024
Venmo @hbpac
Cashapp $hbpac
PayPal @hbnjhttps://t.co/DlBkakkGCz pic.twitter.com/08MOc6nkLT
Sui social, il Centro ha fatto sapere che "per soli 50 dollari" (pagati via bonifico) è possibile dare a un gatto randagio, da castrare, il nome del proprio ex. "Un vero affare", sottolinea il centro presentando sui social la "promozione" valevole entro il 14 febbraio. A quanto pare l'idea di realizzare il sogno 'proibito' di castrare un animale che porta il nome di chi ti ha fatto soffrire avrebbe - a detta del centro - un'utilità non marginale: faciliterebbe la castrazione di felini randagi per i quali i veterinari sconsigliano assolutamente la riproduzione.
Il sistema poi consente di bonificare i 50 euro (un prezzo scontatissimo, negli Usa, per la sterilizzazione di un animale domestico) e inserire nella causale il nome dell'ex che si vorrebbe "castrare".
"A ogni donatore o donatrice - spiega il centro a Voice of New York - sarà inoltre fornita una foto del felino associato al proprio ex dopo che l’intervento chirurgico sarà stato eseguito con successo". Qualcuno potrebbe prendere l'iniziativa come una "trovata" sarcastica e di poco gusto. In realtà il direttore del centro sottolinea come "fare un po' di umorismo con una donazione a un gatto che ha il nome dell'ex e che non deve riprodursi" è come venire incontro a tutte quelle persone che, a San Valentino, hanno poco o nulla da festeggiare. E forse l'idea, farcita da una buone dose di pragmatismo a stelle e a strisce, non è poi così strampalata.