Alla vigilia dell'anniversario del tentato golpe del 2016 la Turchia è teatro della più grande manifestazione di massa contro Recep Tayyp Erdogan degli ultimi anni. E' la "Marcia della Giustizia": centinaia di migliaia di persone, secondo alcune stime un milione, sono confluite a Maltepe, nella parte asiatica di Istanbul, per rispondere all'appello di Kemal Kilicdaroglu, il leader del Chp, il Partito Repubblicano Popolare: una delle principali forze di opposizione.
Cosa chiedono i manifestanti
Le richieste dei partecipanti sono sostanzialmente due:
- La liberazione degli esponenti del Chp arrestati nelle ultime settimane
- La fine dello stato d'emergenza che schiaccia la Turchia esattamente da un anno.
"Oggi è solo un primo passo e non sarà l'ultimo. Ciascuno deve sapere bene che il 9 luglio segna un una nascita, l'inizio di una nuova storia", ha gridato Kilicdaroglu arringando la folla. Un fiume di gente ha risposto con un boato. A Istanbul non si vedeva una scena simile dai tempi di Piazza Taksim, tra il maggio ed il giugno del 2013.
Quando è l'opposizione a mobilitare le masse
Come allora, a provocare la manifestazione di massa è un fatto se si vuole di secondaria importanza per la Turchia di Erdogan: l'arresto di un parlamentare repubblicano popolare oggi (non certo l'unico nei 12 mesi scorsi) come quattro anni fa la decisione di cementificare il Parco Gezi, uno dei pochi punti verdi di Istanbul. Una sfida anche il luogo del raduno: di solito è Erdogan a mobilitare folle oceaniche a Maltepe. Oggi invece il presidente turco si trova costretto ad accusare Kilicdaroglu di intelligenza con le forze del terrorismo e del golpe gulemista del 15 luglio 2016.
Leggi anche: Dal golpe al referendum, 10 mesi di passione
Parole forti, senza però forzare la mano: 15.000 poliziotti sono stati dispiegati nell'area, ma senza intervenire. Ed i repubblicani popolari, con dietro tutte le opposizioni, hanno buon gioco a paragonare la manifestazione di oggi alla Marcia del Sale di Gandhi. A questo modello Kilicdaroglu si è apertamente ispirato nell'idea e nella realizzazione. Ha guidato a piedi i suoi per 450 chilometri, da Ankara ad Istanbul, vestendo ostentatamente una camicia bianca ed un paio di pantaloni scuri, dormendo in un caravan e mangiando frugalmente. "Abbiamo scritto una leggenda, voi avete scritto la una leggenda", ha detto alla fine alla folla. E l'opposizione turca oggi ha una voce più forte.