Marrakech (Marocco) - Il 2016 segnerà "molto probabilmente" un nuovo record di caldo, come già era successo nel 2015, con un aumento medio di +1,2 gradi centigradi, rispetto al livello dell'era preindustriale. Lo ha annunciato l'Organizzazione Metereologica Mondiale (Wmo). Se il record sarà confermato, significa che 16 dei 17 anni più caldi da quando sono cominciate le registrazioni della temperatura del mondo, alla fine del XIX, saranno stati proprio nel secolo attuale, il XXI. "E' molto probabile che il 2016 sarà l'anno più caldo di tutti quelli registrati con temperature di 1,2 gradi sopra i livelli pre-industriali" e 0,88 gradi sopra il periodo 1961-1990, ha segnalato l'organizzazione con un comunicato diffuso a Marrakech, durante la conferenza dell'Onu sul Clima (COP22), in Marocco. La temperatura globale nel 2016 è pericolosamente vicina all'obiettivo dell'aumento di 1,5 gradi posto come limite auspicabile dall'accordo sul Clima lo scorso dicembre. La tendenza al riscaldamento è aumentata nel 2015/2016 sicuramente a causa di El Nino, il fenomeno meteorologico che interessa il Pacifico; ma sono state soprattutto le emissioni di gas serra frutto delle attività umane il fattore più importante. "Un altro anno, un altro record" ha detto sconsolato il segretario generale del Wmo, Petter Taalas. "A causa del cambiamento climatico, la frequenza e l'impatto di eventi estremi è aumentato", ha detto. Secondo la Wmo, il riscaldamento indotto da fattori umani ha contribuito ad almeno la metà degli eventi climatici catastrofici degli ultimi anni.
Un rapporto della Banca Mondiale e del Fondo mondiale per la riduzione dei disastri e recupero (GFDRR) ha quantificato le conseguenze umane ed economiche dei fenomeni meteorologici: i disastri naturali sono molto più devastanti di quanto non si pensasse, causano un danno economico di circa 520 miliardi di dollari e trascinano 26 milioni di persone in povertà.