Havana - "L'unico premio a cui aspiriamo è la pace con giustizia sociale per la Colonbia, senza gruppi paramilitari di estrema destra, senza rappresaglie contro i ribelli di sinistra, o bugie. Pace nelle strade". Così sul suo profilo Twitter il leader delle Farc Timoleon Jimenez ha commentato il conferimento del premio Nobel per la Pace al presidente colombiano Juan Manuel Santos, un premio agli "sforzi tenaci", ma anche un incoraggiamento a non gettare la spugna. E' questo il significato del riconoscimento assegnato quest'anno al presidente colombiano per il suo accordo con la guerriglia Farc, clamorosamente bocciato dal referendum popolare di domenica scorsa. Ma il comitato per il Nobel norvegese ha voluto ugualmente premiare l'impegno di Santos a mettere fine a una guerra civile costata la vita a oltre 220mila colombiani e che ha costretto alla fuga dalle loro case oltre 6 milioni di persone.
E' pace tra la Colombia e le Farc
Dopo il 'no' dei colombiani al referendum di ratifica dell'accordo di pace con le Farc, le quotazioni di Manuel Santos erano decisamente crollate come candidato 'papabile' al Nobel per la Pace. I negoziati con la guerriglia delle Farc erano iniziati 4 anni fa e l'accordo era stato siglato il 26 settembre.