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Roma. - In Libia "abbiamo bisogno di un Paese stabile, di un interlocutore di governo che consenta all'Italia e all'Europa di gestire i flussi migratori, combattere il terrorismo e i trafficanti di esseri umani". Ne è convinto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che durante la conferenza stampa congiunta con il collega croato, Miro Kovac, ha insistito sulla necessita' di "stabilizzazione" del Paese. "Continuiamo a insistere ma la decisione e' libica: nonostante il rinvio (del voto del parlamento di Tobruk sul governo, ndr), è stata manifestata una schiacciante maggioranza favorevole all'accordo, e su questa la comunità internazionale investirà". (AGI)
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