Londra - A Londra inzia a serpeggiare fastidio per il comportamento del loro alleato speciale ma talvolta ingombrante: gli Stati Uniti. L'ultimo caso - ma non e' il primo - riguarda quello di una famiglia di 11 cittadini britannici di religione musulmana bloccata all'aeroporto londinese di Gatwick al momento dell'imbarco alla volta degli Usa, volevano andare a Disneyland, da parte del ministero della Sicurezza Interna Usa (Homeland Security) che ha negato loro l'autorizzazione a raggiungere l'America nonostante avessero regolarmente ottenuto i visti elettronici prima della partenza.
Il tutto, ed è questo che sta facendo montare il caso, scrive il Guardian, senza che fosse fornita alcuna giustificazione. Un caso, secondo il quotidiano progressista britannico, non isolato, e che dimostra "una reazione eccessiva alla loro percezione della minaccia terroristica" dopo la strage di San Bernardino e di Parigi. L'evento risale al 15 dicembre scorso ma e' stato portato all'attenzione del governo, che si e' impegnato a chiedere chiarimento a Washington, da una parlamentare laburista Stella Creasy, secondo la quela la mancanza "di informazione da parte delle autorita' Usa alimenta il risentimento nella comunita' musulmana britannica". Il Guardian scrive infatti che "ad un crescente numero di musulmani britannici sono stati banditi dagli Stati Unioti senza che fornissse fonrita una motivazione per la loro esclusione". Nessun commento dall'ambasciata statunitense a Londra. (AGI)
(23 dicembre 2015)