Roma - L'Aie, l'Agenzia internazionale dell'energia avverte che entro il 2020 il mondo potrebbe dover fronteggiare una carenza di rifornimenti petroliferi. Secondo l'Aie il calo dei prezzi sta scoraggiando gli investimenti e le scoperte di nuovi giacimenti da parte delle compagnie petrolifere e questo potrebbe trasformare l'attuale eccesso di rifornimenti sui mercati in una carenza di rifornimenti, nel giro di pochi anni. Dall'inizio del 2014 il prezzo del petrolio si e' piu' che dimezzato, passando da 112 a 44 dollari al barile, mentre tra il 2000 e il 2014 le compagnie petrolifere sono passate da una media di 15 miliardi di dollari l'anno di investimenti in nuovi progetti ai 6,5 miliardi di dollari del 2015.
"Nella situazione attuale, due anni di questo trend sono gestibili - spiega Tim Gold uno degli autori del rapporto dell'Aie sentito dal Guardian - ma l'allarme scattera' se gli investimenti resteranno bassi anche nel 2017". "Servirebbe uno sforzo senza precedenti - aggiunge Gold - per recuperare il terreno perduto. Altrimenti ci sara' un ammanco di rifornimenti nel 2020". "Un calo dei rifornimenti - si legge nel rapporto - e l'instabilita' dei prezzi che ne deriverebbe renderanno sicuramente complicata la transizione verso un nuovo sistema piu' sostenibile". Inoltre l'Aia prevede che, senza una riconversione verso politiche energetiche piu' 'verdi', il prezzo del petrolio nel 2040 potrebbe arrivare fino a 150 dollari al barile. (AGI)