(AGI) - Roma, 7 giu. - A tavola oggi, non si mangia soltanto, ma si gustano territori e culture, si tutela la salute e si aiuta l'ambiente. Il progetto Terravita, coordinato dal Crea con il suo Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione e finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha inteso valorizzare prodotti agroalimentari da aree di particolare sensibilita' ambientale come parchi e aree naturali e montane, attraverso un innovativo approccio multidisciplinare che coniuga biodiversita', territorio e nutrizione. Proprio per garantire il piu' ampio ventaglio di competenze hanno partecipato oltre al Crea (Centri Ricerca di Cerealicoltura e Politiche e Bioeconomia), le Universita' di Bologna (Dipartimento Scienze Mediche e Veterinarie), Palermo (Dipartimento di Energia, Ingegneria dell'Informazione e Modelli Matematici), Tuscia (Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche), Sapienza (Laboratori IRS del Dipartimento di Fisica). Senza dimenticare, poi, il contributo di associazioni, aziende agricole, consorzi, enti locali.
"I risultati ottenuti da Terravita - afferma Angela Polito, la ricercatrice Crea che ha coordinato il progetto - oltre a costituire nuove conoscenze scientifiche sulle varieta' di specie vegetali e animali autoctone, in aree di interesse ambientale, e sui loro potenziali effetti salutistici, sono indicazioni strategiche per migliorare la competitivita' delle produzioni locali, caratterizzandole grazie alle loro qualita' e peculiarita', nonche' alla loro eco-sostenibilita', con indubbi vantaggi di tipo economico e sociale per il territorio da cui oggi, invece, rischiano di scomparire".(AGI)
Bru