Roma - L'ECHA, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche, ha deciso oggi che il glifosato non e' cancerogeno e non provoca mutazioni genetiche, ma seri "danni agli occhi" ed e' "tossico con effetti duraturi sulla vita in ambienti acquatici". L'assoluzione e' arrivata nonostante l'allarme lanciato dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione mondiale della sanita' sulla pericolosita' del noto diserbante. "Una conclusione - sottolinea la portavoce della Coalizione #StopGlifosato Maria Grazia Mammuccini - che non convince e a cui si e' arrivati esaminando gli studi pregressi, compresi quelli delle aziende produttrici. Abbiamo lanciato gia' alcuni giorni fa l'allarme sul possibile conflitto di interessi di alcuni membri della Commissione che ha emanato questo parere. Almeno tre di loro hanno lavorato per societa' di consulenza del settore chimico, interessate a sostenere il glifosato e a non far partire un serio ripensamento sull'uso globale dei pesticidi nell'agricoltura europea". Inoltre, come ammette la stessa ECHA, questo parere e' basato "esclusivamente sulle proprieta' dannose della sostanza. Non tiene conto della possibilita' di esposizione alla sostanza e quindi non tratta dei rischi di esposizione". Per Patrizia Gentilini, dell'Isde- Associazione medici per l'ambiente, "in altre parole, secondo il controverso parere dell'ECHA, in se stesso il glifosato non indurrebbe in modelli sperimentali il cancro o mutazioni genetiche. Questo parere, secondo quanto dichiarato dalla stessa agenzia, esclude la valutazione dei rischi da esposizione prolungata di esseri umani (agricoltori e consumatori), sui quali l'ECHA paradossalmente non si esprime. Ma e' proprio l'esposizione sia professionale che residenziale o attraverso l'acqua e gli alimenti, che rappresenta un rischio per la salute delle persone". Per la Coalizione #StopGlifosato "questo parere 'parziale' indurra' la Monsanto a tirare un respiro di sollievo. Molto meno sollevati sono i cittadini che si trovano di fronte a un giudizio sostanzialmente avulso dalla realta' dei rischi quotidiani". In due mesi questa iniziativa di legge popolare contro il glifosato e' stata firmata da mezzo milione di cittadini: obiettivo, spiega il Comitato, e' raddoppiare l'impegno e presentare il milione di firme necessario per ottenere un cambiamento di rotta nelle politiche del laissez faire sulla salute e sulla pelle dei cittadini". Le 45 Associazioni lanciano "un appello per firmare e promuovere l'Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) contro il glifosato, per far sentire alla Commissione Ue la propria voce contro un modello di agricoltura non piu' sostenibile basato sull'utilizzo della chimica di sintesi lungo la filiera alimentare".