Roma - Eni ha perforato con successo il pozzo "Nidoco North 1X", nel prospetto esplorativo di "Nooros East", situato nella concessione Abu Madi West, nel Delta del Nilo, in Egitto. Lo start-up della nuova scoperta e' previsto entro la fine di marzo 2016 e permettera' all'area di Nooros, che ha iniziato la produzione nel settembre 2015 a soli due mesi dalla scoperta, di raggiungere una produzione di circa 45.000 barili di olio equivalente al giorno (boed). Eni, attraverso la controllata Ieoc, detiene una quota del 75% nella concessione, mentre Bp detiene il 25%. Entro la prima meta' del 2016, con l'ingresso di nuovi pozzi di sviluppo, la capacita' produttiva salira' fino a oltre 60.000 boed. Il gas ed il condensato prodotti vengono inviati all'impianto di trattamento di Abu Madi, a circa 25 chilometri dalla scoperta, e poi immessi nella rete egiziana. Il pozzo "Nidoco North 1X", analogamente alle ultime scoperte di Nooros, e' stato perforato da una postazione onshore per raggiungere, in deviazione, l'estensione a mare del giacimento di Nooros East, in acque poco profonde. Il pozzo ha incontrato oltre 43 metri di spessore netto di arenarie di eta' messiniana con buone proprieta' petrofisiche mineralizzate a gas e condensato. Contemporaneamente allo sviluppo del campo, Eni continuera' l'esplorazione nell'area della concessione, dove e' stato identificato un notevole potenziale addizionale che sara' verificato attraverso la perforazione di altri 2 pozzi esplorativi.
Anche questa nuova scoperta con immediato ritorno produttivo deriva dalla strategia di Eni di esplorazione "near field", indirizzata su attivita' a elevato valore che consentano un rapido sviluppo delle scoperte attraverso le infrastrutture gia' esistenti. Eni ha inoltre completato le operazioni di perforazione del pozzo Zohr 2X, primo pozzo di delineazione della scoperta di Zohr. Il pozzo perforato nel blocco Shorouk, dove Eni attraverso la controllata Ieoc detiene una quota del 100%, e' situato a 1,5 chilometri a sud est di Zohr 1X, sui fianchi della struttura di Zohr, in una profondita' d'acqua di 1.463 metri. Il pozzo e' stato perforato sino a 4.171 metri e ha incontrato 455 metri di un'unica colonna continua di idrocarburi in rocce carbonatiche con eccellenti proprieta' petrofisiche (305 metri di reservoir netto). La valutazione mineraria ha confermato lo stesso contatto gas-acqua e la comunicazione con il pozzo di scoperta indicando Zohr come un singolo e continuo mega accumulo di gas metano, pienamente contenuto all'interno della Exclusive Economic Zone (Eez) egiziana e all'interno del Blocco di Shorouk. Eni sta predisponendo le attivita' per l'esecuzione della prova di produzione del pozzo. Il piano di delineazione prevede la perforazione di 3 ulteriori pozzi per delimitare il giacimento, che ha un potenziale fino a 850 miliardi di metri cubi standard di gas in posto (corrispondenti a circa 5,5 miliardi di barili di olio equivalente). Recentemente Eni ha annunciato di aver completato con le autorita' egiziane il processo autorizzativo per lo sviluppo del giacimento di Zohr. In entrambe le concessioni le attivita' sono operate da Petrobel, una joint-venture paritetica tra Ieoc e la societa' di stato Egyptian General Petroleum Corporation (Egpc). Eni e' presente in Egitto dal 1954 dove opera attraverso Ieoc Production Bv. La produzione equity nel Paese e' stata di circa 200mila barili di olio equivalente al giorno nel 2015. (AGI)