Solidarietà, vicinanza, soldi - magari - ma per carità: niente migranti nei nostri porti. Francia e Spagna ridimensionano l'entusiasmo con cui si era concluso il vertice italo-franco-tedesco di Parigi domenica 2 luglio sulle migrazioni e si dicono pronte a sigillare i loro porti. Tutto mentre l'Austria si prepara a schierare l'esercito al Brennero.
Da Parigi a Tallin
- Domenica 2 luglio: vertice dei ministri dell'Interno di Italia, Francia e Germania a Parigi
- Martedì 4 luglio: preparazione del documento in 8 punti della Commissione europea
- Giovedì 6 luglio: vertice dei ministri dell'Interno dell'Ue a Tallinn sulle migrazioni
Così mentre da Washington vengono i complimenti di Donald Trump che al telefono con il premier Paolo Gentiloni loda "gli sforzi dell'Italia per affrontare la rilevante crisi migratoria libica", Parigi e Madrid annunciano che di migranti a Barcellona e Marsiglia non ne vogliono vedere. Così ci si avvia al vertice di Tallinn del 6 luglio sulle migrazioni nella più totale confusione di annunci, promesse e passi indietro.
Ecco come la stampa racconta la crisi:
"Da Parigi Macron sostiene l'Italia nelle misure di lungo periodo che aiuterebbero nella gestione dei flussi (...) ma nell'immediato dice no alla solidarietà su migranti economici. Un modo per dire che non aprirà i porti per accogliere chi viene salvato in mare"
La Repubblica
"Quella che sembra un'intesa a tutto tondo si arricchisce di sfumature che permettono di dire che all'Italia sono stati detti almeno due no: su un Centro di comando europeo per ricerche e salvataggi in mare sia Francia che Germania sono rimaste contrarie. Nessun disco verde anche su un'altra richiesta italiana: quella di usare i porti di Barcellona e Marsiglia per sbarcare i migranti slavati dalle Ong"
Il Corriere della Sera
"Macron fa esattamente quello che aveva promesso Marine Le Pen in campagna elettorale, quello che sta tentando di fare Donald Trump in America e che farebbe Matteo Salvini in Italia se ne avesse la possibilità. E allora perché Macron sarebbe uno statista e gli altri tre dei pericolosi xenofobi fascistoidi?"
Il Giornale
"I nodi sono arrivati al pettine, tutti insieme. Non esiste una politica comune dell'immigrazione tar i Paesi europei e la Commissione non è in gradi di imporla (...) La chiusura dei porti alle navi delle Ong straniere era uin bluff, la volontà politica di farla non c'è"
Libero
"E' facile immaginare come gli sforzi maggiori saranno destinati a capire come intervenire in Africa e in particolare a sud della Libia. Nei giorni scorsi si è parlato anche di una missione europea al confine con il Niger"
Il Manifesto
Cosa prevede il codice per le Ong
Il 6 luglio l'Italia porterà a Tallinn una bozza di codice di comportamento da far adottare dalle Ong per mettere ordine sulla gestione dei soccorsi in mare. Ecco i punti principali illustrati dal Corriere:
- Divieto di prelevare i migranti in acque libiche, ma anche al limite del confine marittimo
- Divieto di spegnere i trasponder (che servono a tracciare i movimenti delle navi)
- Divieto di segnalare la presenza con razzi luminosi
- Divieto di trasbordare i naufraghi dalle navi delle Ong a quelle delle missioni europee
- Obbligo di fornire l'elenco completo degli equipaggi delle navi delle Ong
- Obbligo per le Ong di rendere noti i finanziatori delle attività.