Home>Cronaca Terremoto: Fermo, preoccupano i vulcanelli d'argilla nei campi 20 novembre 2016 Fausto dove nel suo campo coltivato a foraggio e alberi di ulivo scorre un fiumiciattolo d'argilla Grigia ma luciccante quando i raggi del sole riflettono Pastosa, morbida, come fosse una crema. Quasi ti invoglia a toccarla, ad accarezzarla delicatamente. Calda ma non eccessivamente. E' l'argilla che fuoriesce dal sottosuolo nella provincia di Fermo, e' stato 'rivoluzionato' dal terremoto, in particolare dalla scossa di magnitudo 6.5 di domenica mattina 30 ottobre. E' un vulcanello di fango argilloso che continua a scorrere lentamente. Attivato dalla prima forte scossa, i primi effetti sono arrivati in superficie il primo novembre, Cosi' dal sottosuolo, da una profondita' ancora indefinita, l'argilla continua a risalire e a fuoruscire. Fausto dove nel suo campo coltivato a foraggio e alberi di ulivo scorre un fiumiciattolo d'argilla Grigia ma luciccante quando i raggi del sole riflettono Fausto dove nel suo campo coltivato a foraggio e alberi di ulivo scorre un fiumiciattolo d'argilla Grigia ma luciccante quando i raggi del sole riflettono Pastosa, morbida, come fosse una crema. Quasi ti invoglia a toccarla, ad accarezzarla delicatamente. Calda ma non eccessivamente. E' l'argilla che fuoriesce dal sottosuolo nella provincia di Fermo, e' stato 'rivoluzionato' dal terremoto, in particolare dalla scossa di magnitudo 6.5 di domenica mattina 30 ottobre. E' un vulcanello di fango argilloso che continua a scorrere lentamente. Attivato dalla prima forte scossa, i primi effetti sono arrivati in superficie il primo novembre, Cosi' dal sottosuolo, da una profondita' ancora indefinita, l'argilla continua a risalire e a fuoruscire. Fausto dove nel suo campo coltivato a foraggio e alberi di ulivo scorre un fiumiciattolo d'argilla Grigia ma luciccante quando i raggi del sole riflettono