Milano - L'ondata migratoria su Milano, 'gonfiata' dal blocco di Ventimiglia e dai maggiori controlli al confine svizzero rischia di mettere in crisi l'accoglienza in città e anche nella vicina Como, dove oggi si è tenuto un vertice in Prefettura per trovare una soluzione ai migranti che sono accampati nel parco della stazione San Giovanni. A Milano invece dopo l'arrivo nei giorni scorsi di altri 200 migranti che si sono aggiunti ai 3 mila già presenti in città, i posti a disposizione per l'accoglienza, scarseggiano e se ci dovessero essere nuovi arrivi si potrebbe far ricorso a delle "tende" come ha ipotizzato oggi il sindaco Giuseppe Sala.
"Bisogna capire se questo reflusso da Ventimiglia e da Como li porterà su Milano - ha detto - Con il prefetto si sta monitorando la situazione. E non è esclusa la possibilità che si usino tende. Lo sta verificando Marangoni". Il problema è che la situazione migranti potrebbe precipitare "e di spazi in tempi molto rapidi, non ce ne sono". L'ipotesi delle tende ha scatenato l'immediata reazione del centrodestra che si oppone fermamente alla creazione di quella che ha bollato come una 'tendopoli'.
Non si è fatta attendere neanche la precisazione di Giuseppe Sala che ha chiarito in una nota che a Milano non sarà allestita alcuna tendopoli per l'accoglienza dei migranti, ma "in funzione di ulteriori esigenze, si potranno aggiungere alcune tende per la prima accoglienza, che si aggiungeranno a quelle già sistemate all'interno dell'ex Centro di via Corelli e della caserma Mancini". Le reazioni politiche sono continuate per tutto il giorno. "Sull'immigrazione il governo Renzi è ormai allo sbando" ha scritto su Twitter, il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, che ribadisce: "clandestini a casa loro, subito".
Per Gianluca Corrado, capogruppo M5S a Palazzo Marino, questa "situazione mette in luce l'assoluta debolezza di Milano rispetto al governo centrale". Chiama in causa il governo anche Mariastella Gelmini, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera e consigliere comunale a Milano: "Fa male al cuore vedere Milano, città dell'accoglienza e del lavoro, ridotta a un bivacco di poveri disperati a causa di un governo che non sa affrontare la situazione". "Basta con tende e tendopoli. Il sindaco di Milano Sala non sapendo come affrontare la ormai ultra emergenziale situazione di Milano ha tirato fuori dal cilindro l'idea di posizionare altre strutture per ospitare i cosiddetti migranti che poi sarebbero clandestini" rincara Riccardo De Corato ex Vice-Sindaco e Capo-gruppo in Regione Lombardia di Fratelli d'Italia. Toni duri da tutto il Carroccio che lamenta un'emergenza nazionale e chiude le porte a ipotesi di redistribuzione dei migranti da Milano, avanzata da Sala.
"Renzi la smetta di baloccarsi con le Olimpiadi e intervenga subito per evitare che Milano si trasformi in una nuova Calais" ha detto Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda ribadendo che "Tutti i Comuni dell'area metropolitana di Milano in cui la Lega Nord esprime il sindaco si rifiuteranno di accogliere su base volontaria i profughi che il sindaco di Milano si è fatto spedire dai suoi amici al Governo e che ora non riesce a gestire". (AGI) Cre