Roma - "Il livello di rischio per l'Italia e' significativo anche se non c'e' alcun segnale che porti a dire che c'e' il passaggio dalla possibilita' alla probabilita' che qualcosa possa accadere qui da noi come in altri Paesi occidentali". Lo ha detto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi al termine dell'audizione del direttore dell'Aisi, generale Arturo Esposito. "E' necessario tenere alta la guardia - ha spiegato Stucchi - e porre in essere tutte le misure di prevenzione sapendo che i bersagli possibili sono innumerevoli, sia gli obiettivi sensibili sia i soft target: quello che i terroristi cercano e' un gesto eclatante e per avere una eco mondiale conta piu' il numero delle vittime che il luogo".
Riguardo al sistema di cellule terroristiche anche in Italia, "non ci sono elementi di riscontro, ma questo non vuol dire che non si possano strutturare o non possa esserci la progettualita' di costruirle", ha spiegato Stucchi. All'indomani degli attentati di Bruxelles, insomma, "esiste una razionale preoccupazione. Le segnalazioni che arrivano dai servizi esteri vengono analizzate con estrema attenzione - ha assicurato Stucchi - ma, per fortuna, dopo attenta verifica molte di esse si rilevano infondate. Segnalazioni che sono comunque in aumento". (AGI)