Roma - Neppure i giorni della merla (29, 30 e 31 gennaio), tradizionalmente i piu' freddi dell'anno, hanno interrotto l'anticipo di primavera che sta vivendo l'Italia. Le temperature miti avranno un picco lunedi', con massime un po' ovunque comprese tra i 15 e 20 gradi, livelli da fine aprile piu' che da inizio febbraio. Il campo anticiclonico, temporaneamente indebolito da una perturbazione, permettera' una ventilazione sostenuta mediamente occidentale che convogliera' aria eccezionalmente mite verso la nostra Penisola, spiegano i meteorologi del Centro Epson Meteo. L'apice di questa eccezionale mitezza e' atteso nei prossimi due o tre giorni e lunedi' lo zero termico superera' i 3500 metri in gran parte del territorio, fino a quote record prossime ai 4000 metri al Nord-ovest e sulla Sardegna. Tra la seconda parte di mercoledi' e l'inizio di giovedi' assisteremo ad un temporaneo calo delle temperature a causa del passaggio di un impulso di aria fredda che portera' anche un po' di piogge al Nordest e al Centrosud con qualche nevicata in Appennino. Lunedi' il tempo sara' prevalentemente stabile e spesso soleggiato su molte regioni della Penisola; attenzione alle nebbie sulla Pianura Padana e nelle valli del Centro che potranno essere persistenti sulla Val Padana orientale e sull'alto Adriatico. Qualche annuvolamento su alta Toscana, Liguria, Campania, Calabria tirrenica e Isole. Venti in attenuazione. Mercoledi' un fronte freddo valichera' le Alpi e raggiungera' l'Italia centro-meridionale giovedi' mattina, seguito da aria un po' piu' fredda e accompagnato da qualche precipitazione, specialmente sul Nordest e settore del medio Adriatico. In seguito nuove perturbazioni atlantiche potrebbero raggiungere il nostro Paese durante il fine settimana portando delle precipitazioni in zone che non vedono piogge significative da mesi. (AGI)
(31 gennaio 2016)