Roma - Il destino di Caserta è nelle mani della Reggia e della sua capacità di attrarre turisti, rappresentando così "un importante vettore di sviluppo del territorio". Lo ha affermato, in un'intervista all'Agi, il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, commentando la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città italiane che vede Caserta agli ultimi posti, assieme a Reggio Calabria e Taranto. "Caserta e la Reggia possono essere sempre più una meta internazionale", ha sottolineato Felicori. "La Reggia ha avuto un milione di visitatori, un numero che potrà raddoppiare quando sarà operativa la riforma Franceschini" che prevede la piena autonomia economica per 20 musei italiani e che "pone le condizioni affinchè la Reggia cresca e aiuti lo sviluppo del territorio", ha spiegato Felicori.
"Sto lavorando per far sì che sempre più visitatori della Reggia si fermino a dormire", portando un indotto su tutto il territorio, "sento una grande responsabilità sulle spalle", perchè "una parte importante del destino di Caserta è nelle nostre mani", ha sottolineato Felicori. "Delle ultime 4 città" della lista del Sole 24 Ore "tre ospitano musei autonomi (oltre a Caserta, anche Taranto e Reggio Calabria) dai quali possono nascere potenzialità per il rilancio economico" dei territori. "I beni culturali sono una vera e propria industria, possono trainare l'agricoltura italiana, i nostri prodotti gastronomici eccellenti", ha aggiunto il manager. Per quanto riguarda le criticità del territorio, Felicori ha parlato innanzitutto dell'accessibilità : "Non abbiamo una navetta che colleghi Caserta con l'entrata dell'aeroporto di Napoli e ci sono solo tre treni Freccia Argento da Roma per Caserta che sono sempre pieni", ha aggiunto il manager. Inoltre, "bisogna che governo, regione, enti locali e privati investano di più nella promozione nazionale e internazionale della Reggia e del territorio". (AGI)
(21 dicembre 2015)