Meno show più sicurezza sul cibo. Tre italiani su quattro (il 66%) preoccupati dell’impatto di quello che mangiano sulla salute anche per effetto delle fake news che circolano in rete. Il messaggio arriva forte e chiaro dall’indagine Coldiretti/ixe’ presentata in occasione della campagna #stopfakeatavola promossa dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.
"Siamo leader nei controlli"
Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina che precisa: “Siamo leader nei controlli e non a caso il nostro sistema viene considerato un modello dagli altri Paesi. Basti pensare che siamo l’unica Istituzione al mondo ad aver chiuso accordi e collaborazioni con le grandi piattaforme di commercio elettronico, come eBay, Amazon e Alibaba, per rimuovere dagli scaffali virtuali i falsi prodotti agroalimentari Made in Italy. Dal finto olio Dop al Parmesan. Contrastiamo l’italian sounding (l’utilizzo improprio del nome di prodotti italiani ndr), con verifiche capillari”.
Dalle fake news alle frodi
Intanto però le “fake news” si traducono in frodi consistenti. I dati che arrivano proprio dall’Ispettorato Repressione frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche Agricole, se da una parte sottolineano l’intensa attività di controllo dall’altro segnano come la criminalità d’impresa viaggi a pieno regime: solo nel primo quadrimestre del 2017 sono stati sequestrati prodotti alimentari per un valore di oltre 59,3 milioni di euro, mentre nell’analogo periodo dello scorso anno il valore era stato di 3,29 milioni.
L'informazione diventa decisiva
“Per questo ci siamo battuti per l'origine del latte in etichetta e stiamo lavorando sulle filiere del riso e grano pasta. Informare i cittadini è una chiave centrale per contrastare il falso cibo” ha sottolineato Martina. Eppure il tema della sicurezza alimentare e della trasparenza, anche informativa, non è ancora centrale nei media mainstream e in rete. Così come negli eventi legati al cibo in corso tra Milano e Mantova in questi giorni dalla Milano Food Week che comprende la fiera Tutto Food e Seeds&Chips, il “summit globale sul cibo” fino al Food&Science Festival.
Il summit di Brescia
Eppure, nell’attesa di una nuova legge che contrasti e punisca con efficacia i reati e le frodi agroalimentari, quasi 1 italiano su 3 (31%) ritiene che i casi di frode e contraffazione alimentare dovrebbero essere puniti con l’arresto, con la maggioranza degli italiani (54%) che pensa si tratti di fatti gravissimi per il Paese. Sicurezza alimentare che è al centro del vertice in corso proprio in Lombardia, al Castello di Brescia. Oltre i rappresentanti del governo centrale e regionale da Maria Elena Boschi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al presidnrRoberto Maroni, delle maggiori associazioni impegnate nella tutela del cibo come Carlin Petrini, presidente della Fondazione Campagna Amica e Fondatore di Slow Food, insieme a Maurizio Zipponi, coordinatore scientifico della Fondazione Uomo Natura Ambiente, Maurizio Tira, Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia. Roberto Moncalvo, presidente nazionale Coldiretti ribadisce l’importanza del lavoro sui territori e l’incontro con centinaia di ragazzi delle scuole, non di secondaria importanza. Perché alla fine tutto riparte da lì. “Con il progetto Campagna Amica vogliamo ricostruire un rapporto diretto tra chi produce e chi consuma nel segno della trasparenza, fondamentale l’educazione nelle scuole e nell’informazione nei mercati degli agricoltori”.