Vasco è forse l’unica rockstar che abbiamo in Italia, le sue canzoni sono eterne, al Modena Park c’erano 220 mila spettatori paganti, mai così tanti per un concerto a pagamento, non ci sono stati incidenti né attentati terroristici, controlli e servizio d’ordine hanno funzionato perfettamente prima, durante e dopo, la regia della diretta televisiva ha reso bene l’atmosfera di palco e sottopalco, come dimostrano gli oltre 5 milioni di spettatori.
Tutto vero, eppure tutto inutile a spiegare perché e cosa ha fatto di questo concerto un evento magico, enorme, pazzesco. Piccole verità che non ci bastano.
#Vasco Festa italiana di musica e di libertà Grazie anche alle forze dell'ordine per il loro lavoro
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 2 luglio 2017
E diciamo anche grazie al sindaco di Modena @GCMuzzarelli Organizzazione perfetta, gioco di squadra con Viminale ok. Si può fare bene, sì. https://t.co/jKLRboPwIC
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 2 luglio 2017
Riguardiamo le immagini della serata sul telefono, leggiamo avidamente commenti e interviste, ma la sensazione che ci stia sfuggendo il motivo più intimo e profondo di questo avvenimento così Tanto Nostro, permane. L’alchimia di Modena arriva da più lontano. Se i presenti fossero stati la metà, si fosse fatto male qualcuno, la diretta televisiva avesse inciampato sul 'sincro' del'audio, la magia ne avrebbe risentito? No, ci dev’essere dell’altro. Abbiamo vinto la paura, come ha detto Lui alla fine. Deve essere stato questo. Una grande, antica apprensione sciolta dalle note di Albachiara e della riprova vissuta real time che quel magone si stava risolvendo. Vale per chi ha tirato 24 ore sveglio lì sul prato, e per noi incollati sul divano, ansiosi e preoccupati.
Complimenti Vasco, complimenti Modena! #ModenaPark
— Luciano Ligabue (@ligabue) 2 luglio 2017
E’ come se Vasco ci avesse fatto una carezza sulla testa con i suoi occhi blu e lo sguardo fragile e incerto di sempre. Sì, Modena Park è stata una grande carezza collettiva sulla testa di ognuno di noi che le parole di Sally non le sappiamo tutte e che sul prato del Park in centosettantesima fila abbiamo visto nulla, se non le braccia di quello davanti. Nonno d’Italia per una notte, Vasco Rossi. Che dite, è stato questo?